Il regolatore nazionale di Internet martedì ha lanciato una consultazione pubblica di un mese sulle proposte.
Vogliono che i fornitori di servizi impediscano, tra le altre cose, la diffusione di informazioni illegali e “indesiderate”.
Gli attivisti temono che ciò ostacolerà ulteriormente la loro capacità di mobilitare le persone o condividere informazioni.
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